Gli asparagi, noti per il loro sapore delizioso e le proprietà benefiche, celano uno strano fenomeno: il peculiare odore che possono conferire all’urina dopo il loro consumo. Questo effetto ha da sempre suscitato curiosità e dibattito tra gli esperti. Ma vediamo un po’ il perché..
Asparagi e il loro effetto sulle urine
Verso la fine degli anni Ottanta, gli scienziati identificarono alcuni composti coinvolti nell’odore distintivo delle urine dopo il consumo di asparagi. Numerose varietà dell’asparago comune (Asparagus officinalis) alcune coltivate, altre spontanee, sono raccolte principalmente durante tra la seconda metà di marzo e il mese di giugno. È proprio durante questo periodo che la pianta cresce e spinge i suoi turioni, ovvero i giovani germogli che vengono raccolti per essere consumati attraverso innumerevoli preparazioni culinarie a base di asparagi.
Perché l’urina emana questo insolito odore dopo aver mangiato asparagi?
Sebbene esistono diverse varietà di asparagi, tutte condividono una composizione chimica simile, che si manifesta soprattutto attraverso un odore caratteristico e spesso pungente nelle urine dopo il consumo. Questo odore è causato dalla presenza dell’acido asparagusico che, durante la digestione, interagisce con i succhi gastrici e altri prodotti della digestione, dando origine a una serie di composti volatili contenenti zolfo come il metantiolo, il dimetilsolfuro, il dimetilsolfossido e il dimetilsolfone.
Diversi fattori possono influenzare l’intensità dell’odore:
- Quantità di asparagi consumati: più asparagi si mangiano, più intenso sarà l’odore.
- Metodo di cottura: la cottura prolungata può ridurre l’intensità dell’odore.
- Flora intestinale: i batteri intestinali possono influenzare la digestione e la produzione di composti odorosi.
- Genetica: alcune persone hanno una mutazione genetica che le rende incapaci di percepire l’odore.
Il particolare odore dell’urina dopo il consumo di asparagi si avverte rapidamente, tanto che spesso l’odore inizia ad essere avvertito nelle urine entro 15-30 minuti dall’assunzione degli asparagi.
Inoltre, basta una quantità minima di questi composti volatili per percepire l’odore, grazie alle loro caratteristiche chimiche. Il fenomeno persiste nel tempo perché i composti rimangono in circolazione nel nostro organismo per diverse ore. È stato calcolato che essi abbiano un’emivita di circa quattro ore, il che significa che la loro concentrazione si riduce della metà in questo periodo e continua a diminuire fino a diventare trascurabile.
Tuttavia, c’è una curiosità aggiuntiva: alcune persone sostengono di non percepire alcun odore particolare nelle proprie urine dopo aver consumato asparagi.
Ricerca scientifica ed esperimenti: la verità dietro il fenomeno
È interessante notare che non tutte le persone sono in grado di percepire questo odore nelle proprie urine dopo aver mangiato asparagi. Alcuni individui non producono i composti volatili responsabili dell’odore, mentre altri potrebbero non essere in grado di rilevarli con il proprio senso dell’olfatto.
Ricerche condotte da istituti come il Monell Chemical Senses Center e l’Università di Harvard hanno indagato sulla variazione individuale nella percezione dell’odore delle urine dopo il consumo di asparagi. Uno studio condotto nel 2011 dal Monell Chemical Senses Center coinvolse volontari che consumarono asparagi e successivamente fornirono campioni di urine per l’analisi. I risultati dimostrarono variazioni significative nella capacità di percepire l’odore caratteristico degli asparagi nelle urine: alcuni individui sottoposti allo studio non erano in grado in grado né di produrre né di percepire il pungente odore di pipì post asparagi.
Ulteriori indagini hanno suggerito che le differenze nella percezione dell’odore delle urine potrebbero essere influenzate dalla genetica.
Uno studio condotto da 23andMe, una società di analisi del DNA, identificò un probabile gene coinvolto nella capacità di percepire l’odore degli asparagi nelle urine. Tuttavia, l’identificazione precisa delle mutazioni genetiche coinvolte rimane ancor oggi oggetto di ricerca attiva.
Quindi, la prossima volta che mangerai asparagi, non sorprenderti se la tua pipì avrà un odore un po’ più pungente del solito!
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