Noi umani abbiamo spesso l’abitudine di rapportare la natura a noi stessi spesso confondendo morfologia, anatomia, abitudini e costumi del mondo animale e vegetale. È anche vero però che in alcuni casi le similitudini tra i diversi regni e le diverse specie trovano un riscontro positivo. Oggi vogliamo parlavi del finocchio, comune vegetale della flora mediterranea.
A differenza del mondo umano, nel regno vegetale, le piante possono essere ermafrodite e dunque produrre fiori con organi maschili e femminili o monoiche e produrre fiori maschili e femminili su fiori separati o addirittura su piante separate. Come accade con gli esseri umani però oltre alla differenziazione sessuale anche i caratteri morfologici cambiano.
Finocchi maschi e femmine
Nel caso del finocchio non esistono piante sessualmente maschio e femmine. Il termine “maschio” o “femmina” viene comunque utilizzato per definire la diversa morfologia dei grumoli, la parte del finocchio solitamente utilizzata per il consumo.
Seppur i finocchi sessualmente sono ermafroditi e quindi possiedono su un unico fiore la parte maschile e femminile i grumoli, si differenzieranno nella forma. I grumoli tendenzialmente tondeggianti sono considerati finocchi maschi e solitamente sono destinati ad essere consumati crudi; quelli con forma più appiattita sono considerati finocchi femmine e vengono utilizzati soprattutto per preparazioni cotte.
Lo sviluppo di grumoli cosiddetti finocchi maschi o di grumoli cosiddetti finocchi femmine dipende soprattutto dalla selezione delle sementi delle varietà disponibili per l’agricoltore. La presenza di grumoli «femmina» è limitatissima nelle varietà a disposizione dei coltivatori professionisti o in culture gastronomiche differenti che prevedono spesso nelle preparazioni il consumo di finocchi cotti.
Fonti: Immagine da: https://www.calendariodelciboitaliano.it/
Nessun commento. Sii il primo!