Nella nostra era ormai siamo tutti quanti diventati degli esperti gastronomi ed eccellenti buongustai tanto che, ogni qualvolta ci ritroviamo di fronte ad una pietanza, che sia al ristorante o più semplicemente a tavola con degli amici, insceniamo una vera e propria giuria gastronomica pronta a valutare sapori, profumi e aromi di un cibo. “Poco salato, troppo amaro, troppo dolce o poco fragrante…” sin troppo facile quando si tratta di cibo! Ma se dovessimo giudicare il sapore dell’acqua? Saremmo ancora in grado di riuscire a distinguere il dolce, l’amaro o il salato?
Siamo stati abituati a definire una buona acqua quando essa è incolore, inodore e anche insapore. Nulla di più sbagliato! Sicuramente il colore e l’odore saranno indici di qualità per certe acque destinate al consumo umano ma il sapore no.
Non solo frizzante o piatta, anche l’acqua ha un suo sapore preciso. D’altronde in una nostalgica rievocazione dannunziana è possibile attestare l’originalità organolettica di ogni acqua che spesso, come accade per il vino, viene legata al concetto di territorialità:
“…che sapor d’acqua natìa rimanga né cuori esuli a conforto”.
“I pastori” di Gabriele D’Annunzio
Come riconoscere il sapore dell’acqua
Complesso ma non impossibile. Per riconoscere il sapore dell’acqua è necessaria tanta concentrazione e allenamento affinché il nostro cervello riesca a distinguere le varie sensazioni organolettiche trasmesse dall’acqua. Attraverso il senso del gusto è possibile scorgere, seppur in maniera molto attenuata, le sensazioni gustative di ciascuna acqua. Attraverso il tatto, presente anche sulla lingua invece, è possibile individuarne il corpo, l’astringenza e l’effervescenza.
In generale il sapore dell’acqua viene caratterizzato dalla tipologia e la quantità di minerali disciolti in essa.
Percezioni organolettiche delle acque
In generale acque poco mineralizzate conferiranno percezioni tattili più fini alla nostra cavità orale. Acque con un contenuto di minerali maggiore risulteranno essere più presenti e persistenti.
Il sapore dell’acqua con elevato contenuto di calcio
La presenza di notevoli quantità di calcio nell’acqua, indicato in etichetta anche con la sua nomenclatura chimica Ca, conferirà sensazioni di dolcezza al nostro palato.
Bicarbonati (HCO3), cloruri e solfati
Il sapore dell’acqua sarà salato se in essa saranno disciolte buone quantità di bicarbonati, cloruri e solfati.
Acqua amara e magnesio
Lo ione magnesio e lo ione manganese saranno i responsabili del sapore amaro dell’acqua.
L’anidride carbonica e il pH nell’acqua
Oltre ai minerali disciolti nell’acqua anche l’anidride carbonica aggiunta o naturalmente presente e il pH possono caratterizzare il sapore dell’acqua. La CO2 disciolta in acqua infatti, conferirà all’acqua una piacevole sensazione acidula oltre che alla famosa sensazione tattile dovute all’effetto bollicina della sua effervescenza. Valori di pH acidi, andranno ad evidenziare le note aspre mentre valori di pH più alcalini, saranno i responsabili di morbida dolcezza.
La temperatura di servizio dell’acqua
Un ultimo aspetto fondamentale che caratterizzerà il sapore dell’acqua è la temperatura di servizio. Come per il vino infatti, per avere un corretto profilo sensoriale è necessario rispettare precise temperature di servizio per l’acqua:
- acque “piatte” (non gassate) servite a temperature, circa 12°C;
- acque “frizzanti” servite a temperature più basse, circa 8-10°C.
Imparare a degustare l’acqua minerale può aiutarci a bere di più e con gusto oltre che a creare abbinamenti acqua-cibo e rendere le nostre pietanze ancora più sublimi!
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