Ormai è chiaro, la promozione della salute passa attraverso due canali principali, alimentazione e attività fisica. Tutti ormai ostentano la costante ricerca di uno stile di vita sano. Ma qual è il giusto orientamento per ottenerla? Diversi studi dimostrano che i benefici sono ottenuti da una correlazione di corrette abitudini alimentari e stile di vita attivo e non sedentario. A novembre 2020 sono state aggiornate le linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riguardanti l’attività fisica. In particolare, lo studio raccomanda ai bambini e agli adolescenti (dai 5 ai 17 anni) una media di 60 minuti di movimento quotidiano ad intensità moderata o comunque vigorosa.
Lo studio di un intervento per promuovere le sane abitudini nei bambini
In uno studio condotto in Italia qualche anno fa nelle zone di Bologna è stato proposto un intervento educativo al fine di migliorare lo stile di vita di 231 bambini di una scuola primaria. Attraverso questo studio che ha coinvolto non solo i bambini ma anche i genitori, gli insegnanti, dottori in scienze motorie, dietisti e operatori di sanità pubblica, sono state monitorate le abitudini alimentari e il tempo dedicato all’attività fisica degli alunni dalla classe terza alla quinta della scuole prima e dopo l’applicazione dell’intervento “rieducativo”.
Dapprima, attraverso la compilazione di schede informative, i genitori hanno descritto le abitudini alimentari dei propri figli, la frequenza e il numero di minuti dedicati all’attività fisica e successivamente gli esperti universitari, hanno proposto dei moduli guida per gli insegnanti circa la promozione rieducativa dell’attività fisica e di corretti stili alimentari nella scuola. I dottori del movimento invece, hanno effettuato una fase di test lungo tutta la durata dello studio su attività motorie quali il salto in lungo, i 20 metri di velocità e il lancio della palla medica da 2 chilogrammi monitorando così i risultati. Sono state proposte anche delle attività di gioco in palestra e in classe in collaborazione con associazioni sportive e coinvolgendo i genitori con momenti di movimento nel tempo libero.
I risultati dello studio
Al termine dello studio sono risultati rilevanti i miglioramenti dei test motori con un miglioramento della performance. Non solo le prestazioni hanno mostrato benefici, ma anche le abitudini motorie infatti, vi è stato un aumento di bambini che praticano sport organizzato/programmato (circa 60 minuti per 2-3 volte a settimana). La percentuale di bambini che gioca liberamente all’aperto è diminuita, mentre la percentuale di chi pratica sport è aumentata; infine è risultato un significativo aumento dei genitori che praticano attività fisica con i loro bambini (ciò spiega che le famiglie possono avere un’influenza significativa sui comportamenti al di fuori della scuola).
Anche nelle abitudini alimentari si sono rilevati dei miglioramenti qualitativi: il consumo di snack a mezza mattinata è diminuito rispetto all’aumento significativo di yogurt o frutta; si è ridotto anche il consumo di cibi e bevande dopo il pasto serale ed è aumentata lievemente la qualità della colazione e il consumo giornaliero di cinque o più porzioni di frutta o verdura.
In conclusione da questa indagine così come tante altre, possiamo affermare l’importanza del ruolo della pianificazione integrata e multisettoriale di azioni che coinvolgono anche componenti non scolastiche nella promozione di uno stile di vita sano. Inoltre, possiamo accertare che sane abitudini alimentari integrate a tanta attività fisica favoriscono non solo il corretto sviluppo del corpo ma anche un miglioramento nelle prestazioni sportive.
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