Il melograno, con i suoi frutti rossi e tondeggianti rappresenta un simbolo dell’autunno. Le sue funzioni salutari sono note già dall’antichità: secondo la tradizione, questo frutto rappresenta un simbolo di energia, fertilità e prosperità. Le proprietà antiossidanti del melograno, grazie alle vitamine e polifenoli contenuti sono ben conosciute, ma la ricchezza e le potenzialità di questo frutto non si fermano qua. Conoscerne le caratteristiche, può aiutare a scoprire nuove possibilità di impiego e a favorire il consumo di questo prodotto stagionale.
MELOGRANO, QUALI SONO LE CARATTERISTICHE?
Il melograno è un albero (Punica granatum), originario del Medio Oriente, la cui coltivazione è antica di millenni. I frutti tecnicamente prendono il nome di melagrana, sebbene nell’uso comune il termine melograno venga usato abitualmente per rappresentare sia la pianta che il frutto. La sua resistenza lo rende una pianta adatta alle zone mediterranee, dove, superate le alte temperature estive, offre i suoi ricchi frutti all’inizio dell’autunno.
CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI DEL MELOGRANO
La composizione nutrizionale presenta un ridotto apporto di calorie che lo rende adatto anche a regimi ipocalorici e una distribuzione dei nutrienti più ricca in acqua e carboidrati.
Composizione media per 100 grammi di melograno (circa 1/2 melagrana)
acqua | 80,5 g |
carboidrati | 15,9 g |
proteine | 0,5 g |
lipidi | 0,2 g |
fibre | 2,2 g |
Vitamina C | 8 mg |
Vitamina A retinolo equivalente | 15 mcg |
Potassio | 290 mg |
Dalla tabella nutrizionale si può vedere come siano contenuti anche minerali come il potassio e le vitamine A e C, che aiutano a conferire al frutto le sue capacità di stimolo del sistema immunitario. In aggiunta, un ruolo cruciale è però svolto da una serie di polifenoli, tra cui si ricordano flavonoidi, ellegitannini, proantocianidine, fondamentali per le proprietà antiossidanti del melograno.
ACIDO ELLAGICO: UN NUTRACEUTICO, MOLTE POTENZIALITA’
Quando si parla di melograno, l’acido ellagico rappresenta un componente di grande importanza per le note funzioni ed i possibili campi di utilizzo in via di studio. Questa molecola deriva dall’idrolisi dei tannini naturalmente presenti nel frutto, e assume molta importanza per le sue capacità antiossidanti ed antiproliferative.
Esistono molteplici studi, in vitro e su modelli animali, che hanno evidenziato come la sua attività contro lo stress ossidativo, unita all’azione antiinfiammatoria, abbia un ruolo biochimico nei confronti di svariate patologie, sia metaboliche sia legate all’invecchiamento. Questo non rappresenta una garanzia di salute, né rappresenta un’alternativa alle terapie, ma rende il melograno un alimento funzionale, da considerare con interesse per la propria alimentazione. (Medicinal uses, pharmacological activities, phytochemistry, and the molecular mechanisms of Punica granatum L. (pomegranate) plant extracts: A review”; Maphetu et al, 2022)
Tra le varie funzioni che sono state approfondite dagli studi, si ricordano:
- antiossidanti;
- antiinfiammatorie;
- detossificanti;
- di sostegno al metabolismo del glucosio;
- stimolanti del sistema immunitario;
- protettive delle funzioni cognitive.
Inoltre, una notizia buona anche per chi desidera rallentare i segni del tempo: l’acido ellagico, assieme agli altri polifenoli presenti nel melograno, ha mostrato di avere effetti protettivi contro l’invecchiamento cutaneo e i danni da irraggiamento da raggi ultravioletti. Per questo motivo, gli estratti del melograno sono spesso presenti anche nei cosmetici anti età! (Nutritional and Bioactive Components of Pomegranate Waste Used in Food and Cosmetic Applications: A Review, Ko et al., 2021)
MELOGRANO: COME POSSIAMO CONSUMARLO?
Tanto belli alla vista, ad ornare i nostri alberi in autunno, i frutti del melograno possono tuttavia a volte essere un poco laboriosi al momento del consumo. Sarebbe però un peccato privarsi di questo prodotto e delle indiscusse proprietà antiossidanti del melograno.
Come possiamo assumere quindi questo prezioso dono della natura?
I Benefici Nascosti dei Semi di Melagrana: Antiossidanti, Equilibrio Ormonale e Salute Cardiovascolare
Quando possibile, è consigliabile consumare i chicchi della melagrana nella loro interezza (compreso il piccolo semino, che potrebbe venire in mente di scartare). In realtà, il chicco, nella sua interezza, è un concentrato di polifenoli e di antiossidanti, che lo rendono un alleato per la nostra salute.
A questi componenti, si aggiungono altri composti preziosi come i lignani. Questi hanno un ruolo importante nel mantenimento dell’equilibrio ormonale, risultando utili per la salute dell’apparato riproduttivo femminile e per contrastare alcuni disturbi dell’età della menopausa.
In aggiunta, i semi del melograno sono una fonte vegetale di grassi polinsaturi, come l’acido linoleico. Queste sostanze sono conosciute da tempo per il supporto al sistema cardiovascolare e sono generalmente insufficienti nella dieta occidentale. Quindi perché non approfittare di questa fonte che l’autunno ci offre?
Melograno, alcune idee per l’utilizzo
I chicchi, oltre ad essere consumati al naturale, possono essere utilizzati come ingrediente in alcune preparazioni, sia dolci che salate. Sono molto versatili e aggiungono colore e sapore ai piatti.
Ecco alcuni modi in cui possiamo usare questo frutto:
- insalata di misticanza, formaggio caprino, semi oleosi e melograno;
- insalata di valeriana, pollo a cubetti e melograno;
- risotto al melograno; (Guarda qui la ricetta per prepararlo a casa.)
- in aggiunta allo yogurt, assieme a frutta secca e fiocchi di avena;
- chia pudding al melograno, a base di latte di latte vegetale e semi di chia.
Succo di melograno
Se mangiare i chicchi, o arilli (per essere quanto più precisi e usare il loro nome scientifico), non ci va, possiamo optare per il succo di melograno. Infatti, mantiene buona parte delle proprietà antiossidanti del melograno, ed è molto pratico da utilizzare.
Bisogna ricordare che i succhi in generale sono privi delle fibre del frutto; questo riduce l’effetto saziante e può favorire un consumo abbondante della bevanda. Ricordiamoci quindi di non esagerare con le porzioni, per non aumentare troppo l’apporto calorico.
Come preparare il succo di melograno in casa?
Per preparare il succo di melograno fatto in casa vi suggerisco alcuni strumenti che vi faciliteranno la vita!
- un estrattore;
- un frullatore, separando la parte solida con un colino a maglie strette;
- lo spremi melograno, studiato appositamente per ottenere il succo del melograno in pochi secondi.
In alternativa? Può essere acquistato già pronto! In questo caso, è sempre meglio controllare in etichetta la lista degli ingredienti. Risulta importante verificare la qualità del prodotto, la purezza e l’eventuale ricorso a zuccheri aggiunti.
E per le buccia del melograno: siamo sicuri di volerla buttare?
Infine, piace ricordare la possibilità di riutilizzare un prodotto di scarto, ovvero la buccia. Questa parte del frutto contiene diversi composti antiossidanti, su cui si sono concentrati vari studi, anche per verificare possibili impieghi nell’industria alimentare (The bioactivity and applications of pomegranate peel extract: A review”, Xiang et al., 2022). A livello domestico, la buccia, ben lavata ed essiccata, può essere un ingrediente funzionale di un’utile tisana. Il suo contenuto in vitamine ed antiossidanti la rende un sostegno alle difese immunitarie nella stagione autunnale. Inoltre, la presenza di tannini ed acido ellagico, dal ruolo astringente ed antidiarroico, potrà aiutare a regolarizzare l’intestino in caso di fastidiosi disturbi.
Melograno: adesso sappiamo perché è così importante
Questo frutto coniuga sapore e salute: da solo, in succo, aggiunto in grani ad una macedonia o insalata, oppure in un infuso, le possibilità di utilizzo sono varie ed interessanti, così come le proprietà nutraceutiche. Troviamo la via per inserire questo prezioso regalo della natura nelle nostre tavole!
Articolo molto interessante …non sapevo di tutte queste proprietà ..sicuramente lo inserirò nella mia alimentazione.grazie dottoressa