Questi biscotti di forma irregolare abbondavano già sulle tavole medioevali e rinascimentali dei ricchi mercanti di spezie senesi. Oggi sono uno dei dolci tipici di Natale che hanno conquistato l’intera Toscana e reperibili durante tutto l’anno in comode confezioni regalo per turisti e buongustai di passaggio.
Diverse sarebbero le teorie sul nome dei Cavallucci di Siena: secondo Giovanni Righi Parenti, gastronomo senese e autore del libro La cucina Toscana, questo nome deriverebbe dalla dall’antica usanza, ormai scomparsa, di imprimere sulla impasto la forma di un cavallo. Altre teorie attribuiscono le origini del nome per il consumo quotidiano come pasto giornaliero degli uomini addetti al cambio dei cavalli inzuppati nel vino. La sottile differenza da “dolci dei cavallari senesi” a “Cavallucci di Siena” è stata breve.
Da un’altra tesi sempre di Giovanni Righi Parenti, pare che la ricetta originale conterrebbe tra gli ingredienti dell’impasto miele e pepe nero.
Iniziamo la nostra preparazione dalla cottura di un bicchiere di acqua e lo zucchero semolato a fuoco fino alla filatura del composto. Rimuoviamo dal fuoco e aggiungiamo la farina tipo 00, i gherigli di noci spezzettate, i canditi, l’anice, la noce moscata, la cannella e il coriandolo.
Mescoliamo il nostro impasto per bene e raggiunta la giusta compattezza, adagiamolo su una base di appoggio preventivamente infarinata; con un mattarello stendiamo l’impasto fino ad ottenere circa un centimetro di spessore.
A questo punto tagliamo l’impasto a rombi o varie forme bitorzolute e successivamente sistemare su una teglia imburrata ed infarinata. Infornare a temperatura di 180°C fino a raggiungere una coloratura dorata (ci vorranno circa 15 minuti). Servire caldi o freddi con vini dolci o con del buon vin santo.
Ingredienti
Procedimento
Iniziamo la nostra preparazione dalla cottura di un bicchiere di acqua e lo zucchero semolato a fuoco fino alla filatura del composto. Rimuoviamo dal fuoco e aggiungiamo la farina tipo 00, i gherigli di noci spezzettate, i canditi, l’anice, la noce moscata, la cannella e il coriandolo.
Mescoliamo il nostro impasto per bene e raggiunta la giusta compattezza, adagiamolo su una base di appoggio preventivamente infarinata; con un mattarello stendiamo l’impasto fino ad ottenere circa un centimetro di spessore.
A questo punto tagliamo l’impasto a rombi o varie forme bitorzolute e successivamente sistemare su una teglia imburrata ed infarinata. Infornare a temperatura di 180°C fino a raggiungere una coloratura dorata (ci vorranno circa 15 minuti). Servire caldi o freddi con vini dolci o con del buon vin santo.
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